Secondo una ricostruzione forse troppo frettolosamente abbandonata, la subordinazione in senso stretto, tratto distintivo e qualificante del tipo ‘rapporto di lavoro subordinato’ non andrebbe ricercata nelle modalità di svolgimento del rapporto, quanto nell'assetto di interessi economici che il contratto intende realizzare, ovvero lo scambio tra la retribuzione e un’attività di lavoro prestata in un’organizzazione di titolarità altrui ed in vista di un risultato di cui il solo titolare dell’impresa è legittimato ad appropriarsi (c.d. doppia alienità, dell’organizzazione e del risultato)...
Dott. Andrea Rapacciuolo - Direttore del Dipartimento di Scienze Giuridiche del Centro Ricerche e Studi dei Laghi e Ispettore presso Ispettorato Interregionale del Lavoro di Milano
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